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Nome: Sant' Atenogene di Sebaste
Titolo: Corepiscopo e martire
Nascita: III secolo , Sconosciuto
Morte: 305 circa, Sebaste, Armenia
Ricorrenza: 16 luglio
Tipologia: Commemorazione


Il precedente Martirologio Romano contiene voci relative ad Atenogene, la prima al 18 gennaio, in cui è descritto come «un vecchio teologo» che, prima di essere giustiziato sul rogo «cantò un inno di gioia, che lasciò per iscritto ai suoi discepoli»; la seconda, al 16 luglio, sostiene che morì a Sebaste in Armenia assieme a tre discepoli, durante la persecuzione avvenuta al tempo dell'imperatore Diocleziano (284-305). La persecuzione ebbe inizio soltanto nel 303, e l'imperatore morì due anni dopo, il che significherebbe che Atenogene mori tra il 303 e il 305; fu probabilmente un corepiscopo piuttosto che un vescovo diocesano. Il riferimento al nome del martire nell'antico Martirologio Siriaco e nel Geronimiano prova l'esistenza di un culto primitivo. S. Basilio (2 gen.), nel suo trattato sullo Spirito Santo, lodò l'inno di Atenogene, che aveva espresso la fede del vescovo nella vera divinità dello Spirito Santo, e riferisce che era stato arso vivo; altre fonti sostengono che fu ucciso con un colpo di spada. Si dice che S. Gregorio l'Illuminatore (30 set.), morto nel 330 circa, abbia istituito una festività nella Chiesa armena in onore di S. Atenogene e Giovanni Battista, e costruito una chiesa in loro onore ad Achtichat, sulle rovine di un tempio pagano, e a Bagauan, dove la loro festa ne sostituì una pagana. Atenogene è venerato anche in Egitto e a Costantinopoli.

MARTIROLOGIO ROMANO. A Sivas nell’antica Armenia, sant’Atenogene, corepiscopo e martire, che lasciò ai discepoli un inno sulla divinità dello Spirito Santo e morì messo al rogo per Cristo.
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